Lo studio, commissionato da AIPO e svolto in ATI con Hydrodata e DHI Italia, ha affrontato la definizione dell’assetto di progetto del fiume Bormida, da Acquiterme a confluenza Tanaro, e del torrente Orba, da Silvano a confluenza Bormida.
A partire dagli approfondimenti conoscitivi sviluppati sulle tre componenti che condizionano e compongono il sistema fluviale (assetto idraulico, geomorfologico ed ecologico-ambientale), sono stati definiti sia gli interventi prioritariamente rivolti alla gestione della pericolosità e del rischio idraulico (sistemazione idraulica) che quelli orientati alla gestione dell’assetto morfologico dell’alveo (gestione dei sedimenti e recupero morfologico).
Il percorso metodologico proposto ha previsto la sequenza temporale di tre fasi di attività: approfondimenti di analisi, sintesi delle conoscenze acquisite, definizione dell’assetto di progetto e del Programma di Gestione dei Sedimenti (PGS).
Le tre fasi di attività hanno permesso lo sviluppo di diversi prodotti: ricostruzione dei confini del demanio fluviale, evoluzione morfologica dei corsi d’acqua, effetti di eventi alluvionali recenti, indice di qualità morfologica (IQM, definito seguendo le metodologie descritte e codificate da ISPRA), uso del suolo attuale, indice di qualità dell’assetto ecologico (IQAE), aggiornamento del catasto delle opere idrauliche, portate ed eventi di piena di riferimento, aree inondabili e comportamento in corso di piena (definiti allestendo un modello numerico integrato 1D-2D, basato sul codice di calcolo MIKE FLOOD), bilancio del trasporto solido e analisi dell’evoluzione plano-altimetrica dei corsi d’acqua, proposta di revisione delle Fasce Fluviali, interventi di sistemazione idraulica e recupero morfologico, opere strategiche e fascia di divagazione compatibile.